Una fattoria vicino Piacenza introduce un distributore dove è possibile acquistare gas a prezzo fisso e conveniente. Tutto grazie al letame degli animali.

A Rivergaro, nel piacentino, c’è un’azienda agricola che con seicento mucche produce 2.064 metri cubi di biometano al giorno.
Frutto di un iter autorizzativo lunghissimo, iniziato nel 2018 che ha portato la fattoria ad aprire il distributore il 12 febbraio 2021. E la fila di auto incolonnate in mezzo alla campagna si allunga ogni giorno.

Economia circolarissima: dal letame all’energia. Ma per l’Italia è una rarità.  Le proprietarie dell’azienda sono partire con un impianto per la produzione elettrica, ma nel 2018 hanno deciso di cominciare con il biometano scegliendo di offrire il loro prodotto a tutti aprendo direttamente un distributore in fattoria.
“Una scelta quasi obbligata” spiega Nicoletta che gestisce l’azienda insieme alle sorelle e alla madre “Perché le condutture si trovano a chilometri di distanza e se avessimo voluto immettere il gas nella rete nazionale, avremmo dovuto pagare noi il raccordo. Ma ci piaceva anche l’idea di rendere il nostro biometano fruibile a tutti”.
  L’impianto di biogas, visto da fuori, sembra solo una vasca enorme avvolta da tubi argentati, con un piccolo tubicino giallo che arriva fino al distributore.
Come funziona? “I reflui zootecnici, quindi per capirci il letame prodotto dalle mucche” spiega la titolare, “vengono miscelati coi sottoprodotti agricoli dell’azienda, come la paglia o gli stocchi di mais. Tutto questo finisce nella pre-vasca, poi passa nel digestore anaerobico: una specie di pentolone di cemento armato, dove questo composto deve riposare per almeno 30 giorni. Da lì, arriva in un impianto chiamato di upgrading, dal quale il biometano viene mandato allo stoccaggio in bombole e al distributore”.
Non si butta via niente. “Gli scarti vengono usati come concime”. E anche le mucche ne traggono benefici perché “Più il letame è fresco, più produce biogas, quindi le loro stalle vengono pulite ancora più spesso”.